shoes on
shoes on is an archive of gestures and movements that evolves from the most ancestral forms to typical postures of athletics and dance. Only two pairs of shoes dress the performers’ bodies, becoming a further subject of the scene. An architectural investigation of the body that, in the passage of various attitudes, shows the potential and creative sensitivity of nudity, in accordance with the object that is acted and at the same time acts on the scene and generates the urgency of a rooting, and the need not to take all too seriously.
Inspired by the surrealist current and the images of authors such as Ren Hang, Eveline Bencicova and the photographer Adey, Luna Cenere continues her research on the themes of the body, posture – mainly observed from behind – and gesture. By creating landscapes made of bodies that subtend hidden meanings, scores that reveal the symbolic and not only anthropomorphic nature of our being body.
credits
choreography and concept Luna Cenere
performed by Michele Scappa, Davide Tagliavini
music Renato Grieco, New Order
light design Loris Giancola
technical direction Nicola Mancini
production Körper National Center of Production
with the support of AMAT Marche, Centro di Residenza della Toscana (Armunia, CapoTrave/Kilowatt), Anghiari Dance Hub e Lis Lab / Cross Festival.
reviews
03.08.2022 paneacquaculture.net
“È come fissare una nuvola e rintracciare i profili che permettono di immaginare, di intuire un soggetto, una figura che, una volta definita, è già pronta a mutare.
Si tratta, perciò, di un linguaggio fisico ed emozionale, di un accordo di corpi che non perde mai il contatto, alla stregua di quello di Michele Scappa e di Davide Tagliavini in Shoes On di Luna Cenere, al Festival in prima nazionale. Toccarsi, stringersi, tirarsi, è l’alfabeto comune del loro incontro, la danza ipnotica del loro risveglio. Tutto si tiene e si scioglie senza attrito.
La partitura è straniante per la precisione e la lentezza insistita dei movimenti a specchio. La scomposizione del gesto ha come metro la statuarietà delle linee della schiena, delle braccia, delle gambe.Prima del finale eccessivamente ginnico e descrittivo, a ogni pressione segue un rilascio, a ogni perdersi un ritrovarsi: si può essere due restando uno. Si può prendere forma sul bordo dell’abisso, mentre la realtà intorno suona come in disfacimento.”
Matteo Brighenti
25.07.2022 lenottole.com
“Le luci si abbassano e il magma corporeo e pulsante dei due danzatori prende vita in movimenti tesi e lentissimi che vanno a costituire un’intima relazione tra i due: i corpi si fanno paesaggi da attraversare, da esplorare, da accarezzare e da abitare negli interstizi degli spazi che compongono di volta in volta. Il ritmo è lento e ipnotico e lo spettatore si perde piacevolmente in un dialogo che diventa sempre più vorticoso: sulle note di Blue Monday dei New Order la grammatica dei due danzatori (quasi sempre di spalle al pubblico) si compone di movimenti asimmetrici e veloci, fino a formare per ognuno un proprio monologo gestuale.”
Irene Vannelli
selected by
Selected by DNAppunti coreografici 2021
tour
17.11.2024 Dantzaldia Festival (Bilbao,ES)
08.06.2024 Interplay Festival (Turin,IT)
21.12.2023 Teatro Tina Di Lorenzo (Noto,IT)
01.09.2023 NID Platform (Cagliari,IT)
24.03.2023 Teatro Petrella (Longiano,IT)
28 – 19.03.2023 Festival Orbita (Rome,IT)
22.07.2022 Kilowatt Festival (Cortona,IT)
11.09.2022 Festival Danza Urbana (Bologna,IT)