Sirene

“Le sirene continuano ad affiorare alla superficie della contemporaneità dai gorghi del nostro immaginario proprio perché restano
simboli della fluidità dell’essere. In cui tentiamo faticosamente di riconoscerci. Tanto da scambiare per un’eco marina lo scorrere del
nostro sangue che risuona in una conchiglia. Il canto delle sirene risuona in noi come la voce dell’amante natura che sembra volerci
parlare per poi voltarci le spalle incompresa. E tornare a inabissarsi nel suo mistero.” da Sirene di Elisabetta Moro

In tutte le loro varianti genealogiche, le Sirene ereditano una precisa funzione simbolica che, come Moro individua nel suo libro, (Sirene,
2023) possono essere considerate positive o negative a seconda del tempo e dallo sguardo con cui le osserviamo: il canto, la
seduzione, il lamento, il passaggio, la liminalità, il sapere, la fecondità o il suo contrario, la doppiezza, l’ibridismo, gli inferi, la
disobbedienza, l’eversione, la fondazione di città.

Le sirene sono corpi che approdano su una terra a loro straniera, si adagiano sulle sue sponde,
naufraghe. Tre di loro fonderanno, secondo il mito Omerico rispettivamente tre città.
Partenope nel suo naufragio fonda Napoli.
Vergini improduttive che odiano il matrimonio, infeconde a cui il mito restituisce la fondazione di comunità.
Figure pennute o squamate, hanno da sempre rappresentato un essere-tra, incarnatrici della diversità a più livelli.
Esseri dissidenti e pericolose per tutte queste ragioni e perché originariamente con il loro canto e in seguito con i loro corpi seduttivi,
inducono i curiosi alla disobbedienza più grande, quella di abbandonare patria e famiglia per conoscere il loro sapere.
Seduttrici che non divorano ma lasciano morire di fame. Ma anche figure sagge e preveggenti. Ed è proprio questa saggezza ciò che da
sempre attrae chi le incontra.

Il progetto Sirene nasce dall’esperienza maturata durante il percorso di laboratori condotti dal 2017 e dal progetto di ricerca Genealogia
(2018-2022) nel corso del quale Luna Cenere, ha indagato i temi del corpo e della genesi del pensiero sui corpi condividendo la sua
ricerca teorica e pratica in percorsi partecipativi in Italia e all’estero. Partendo dall’assunto che il modo in cui pensiamo il corpo è anche
il modo in cui ci relazioniamo al nostro corpo e a quello degli altri, Luna Cenere ha strutturato un percorso di pratiche fisiche che
permettono di esperire uno stare nel corpo e tra i corpi in grado di smascherare ‘abitudini’ del pensiero e dello sguardo frutto di
preconcetti o di un addomesticamento sociale per rintracciare un ascolto profondo del proprio respiro interiore e da questo generare
una postura e un gesto in grado di accogliere il proprio essere autentico e la propria diversità in senso positivo, entrando in empatia con
l’altro da sé.
Ispirata dalla figura mitologica della Sirena, Luna Cenere intende intraprendere un nuovo progetto dedicato alla città di Napoli di cui la
sirena Partenope è il mito fondatore, dissidente e fecondante, con il desiderio di declinare il tema mitologico, fisico, filosofico e politico
sul corpo.
Un mito contemporaneo e rivoluzionario che ci permette di rimettere in discussione i temi della dualità, del femminile fin anche le
definizioni di appartenenza etno-genealogica.

credits

SIRENE è un progetto di Luna Cenere
assistente e performer Ilaria Quaglia
musiche Renato Grieco
direzione tecnica Mattia Santangelo
grafica immagine Giovanni Frasconi
project manager Fulvia Orifici
produzione esecutiva Associazione Culturale Zebra

reviews

selected by

Progetto inedito per la sezione Danza e linguaggio del
corpo della tipologia Extra Fringe Progetti Speciali della
prima edizione del Napoli Fringe Festival 2025 per la
celebrazione dei 2500 anni della fondazione di Neapolis con la direzione artistica di Laura Valente

winner of